
I cibi che arrivano sulle nostre tavole sono ormai povere di nutrimenti ed anzi, abbondano di eccessi che al nostro corpo non servono. I motivi di questo impoverimento, è riconducibile a diversi fattori tutti causati dall’uomo.
Innanzi tutto, le nostre abitudini alimentari sono cambiate progressivamente negli anni e sono una delle maggiori cause. Il sempre maggior utilizzo di cibi fritti, cibo spazzatura come merendine, bibite gassate, burro, margarina e molti carboidrati ad alto indice glicemico, comportano poca nutrizione e altrettanto grave, eccessi di sostanze inutili all’organismo come l’eccesso di zuccheri, grassi non buoni (saturi che tendono a far alzare il colesterolo cattivo), alcol, ormoni, pesticidi etcc…
I territori, per ragioni economiche vengono sfruttati al massimo, quindi dove una volta una pianta aveva possibilità di crescere in condizioni ottimali, oggi questi requisiti vengono a mancare ed il frutto è poco nutriente.
Anche l’abuso, sempre per ragioni di guadagno, di sostanze chimiche, fertilizzanti, pesticidi, ormoni, antibiotici etcc.. e la lavorazione industriale, alterano i principi nutrizionali dei nostri pasti.
Per soddisfare la necessità di avere un prodotto in qualsiasi posto e stagione, si ricorre al congelamento. L’acqua e quindi i nutrimenti in essa contenuti, fuoriescono durante il processo causando, allo scongelamento, una perdita importante.
In fine anche l’immagazzinamento ed i trasporti in condizioni non ideali, possono alterarne i principi nutritivi.
Tutto ciò purtroppo, ci causa diversi problemi. Da una statistica effettuata, la principale causa di morte è riconducibile a patologie quali tumori, malattie del sistema circolatorio, diabete, malattie dell’apparato respiratorio e malattie dell’apparato digerente. I fattori di rischio inducenti a queste patologie, sono riconducibili a uso di farmaci, inquinamento, tabacco, genetica, ma soprattutto un’alimentazione scorretta ed all’obesità (dati dell’ organizzazione mondiale della sanità).
Per ovviare a questi problemi è indispensabile, qualora non ci fosse la possibilità di reperire frutta, verdura, legumi e bestiame di produzione sana e naturale, l’utilizzo di integratori alimentari.